In concorso al Festival del film di Locarno del 1996
Fantasia poetica, improvvisata resuscitando l'estetica del grande classicismo sovietico, basata sugli scritti grotteschi di Daniil Kharm del 1939, l'anno dell'accordo Molotov - Ribbentrop.
Impressiona l'impatto estetico (il bianco e nero, il seppia, le angolazioni alla Eisenstein, l'esasperazione espressiva sul grottesco che conduce al dramma) di una narrazione fortemente parcellata. L'estetica da Germania anni Trenta serve magnificamente il tema, accentuato dall'inserimento delle immagini d'attualità d'epoca. E la dimensione poetica risulta vieppiù rafforzata dall'idea d'incrostare delle animazioni di disegni infantili sulle immagini della Hitlerjugend. Un film personale ed insolito.